Sei buone pratiche per salvare il nostro pianeta

La salvaguardia dell’ambiente passa anche attraverso il rispetto delle città in cui viviamo, dei luoghi in cui trascorriamo le vacanze o i fine settimana. Spesso siamo portati a pensare che – per farlo – ognuno di noi debba stravolgere le proprie abitudini e lo stile di vita. Non è così. La sfida dei prossimi anni è, infatti, quella di diffondere una nuova cultura. Anche un piccolo gesto, un piccolo cambiamento – se fatto da un numero considerevole di persone – può diventare rivoluzionario. Una cultura che miri ad un futuro sempre più sostenibile e che ci coinvolga durante i nostri gesti quotidiani. Ecco perché abbiamo deciso di raccogliere tutte le buone pratiche che ognuno di noi può mettere in atto semplicemente cambiando piccole abitudini quotidiane.

Non sprecare l’acqua

È uno degli sprechi più comuni e, allo stesso tempo, quello che comporta meno impegno per ridurlo. Basterebbe, per iniziare, chiudere con attenzione i rubinetti e non lasciar scorrere l’acqua corrente quando laviamo i piatti o, ad esempio, laviamo i denti.

Riutilizza più volte gli oggetti

Il recupero di oggetti riutilizzati con una nuova funzione può essere una buona pratica. Un esempio: gli indumenti non utilizzati possono essere donati a chi ne ha bisogno oppure trasformati in stracci per le pulizie domestiche. Dunque, non comprare prodotti usa e getta.

Mangia cibo a Km0 e di stagione

I cibi che percorrono un viaggio per arrivare sulla nostra tavola producono consumi di energia ed emissioni di gas inquinanti che derivano dal trasporto. Sia per il percorso fino ai nostri supermercati, che spesso ha inizio in Paesi transoceanici, sia – nei casi di produzione in serre – per l’energia consumata nella coltivazione. Per la stessa logica, consumare frutta e verdura di stagione ha un impatto minore rispetto a quelle fuori stagione.

Riduci lo spreco di cibo

Secondo la Fao, ogni anno 1,3 miliardi di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura. Senza entrare nel dettaglio e puntare il dito verso i ristoranti, cambiare alcune piccole abitudini nelle nostre case potrebbe diminuire notevolmente questo spreco. Basterebbe pianificare la spesa e stabilire in anticipo i pasti della settimana, organizzare il frigo in base alle scadenze e consumare gli avanzi in modo creativo.

Riduci gli acquisti con packaging

Gli imballaggi sono a volte superflui, a volte frutto di cattive abitudini. Dovremmo imparare ad acquistare prodotti alla spina, senza confezione, come detersivi, pasta, cornflackes e zucchero, e utilizzare il vuoto a rendere scegliendo prodotti che prevedano la restituzione dei contenitori.

Usa la borraccia quando esci di casa

La bottiglia di plastica per acqua o altre bevande è il primo oggetto da eliminare. Il più semplice da ridurre, ma anche il più diffuso nella nostra quotidianità. In questo caso, quindi, lo sforzo di una singola persona non basta. Occorre lo sforzo di tutti. Un dato: le coste italiane ricevono una media giornaliera di 5,3 kg di rifiuti plastici per km. Tra questi, le bottiglie rappresentano da sole quasi il 6% (WWF Report 2019).

Sono solo pochi semplici consigli che non hanno la pretesa di essere esaustivi: ma sono un punto di partenza per provare – tutti insieme – a lasciare questo pianeta meglio di come lo abbiamo trovato. Già, tutti insieme! Perché è solo così che le nostre azioni possano avere un impatto vero. Fino ad oggi abbiamo avuto un approccio per categorie di persone: i vegani, gli ambientalisti, gli animalisti, etc. Possiamo continuare ad essere noi stessi, senza scelte radicali, e contribuire a costruire un futuro sostenibile cambiando poche e semplici abitudini quotidiane. Sarà difficile, non impossibile, ma lo dobbiamo soprattutto alle future generazioni.